TORINO - Sono scesi in piazza che erano oltre duecento, con petardi e fumogeni, per chiedere un aiuto economico al Comune di Torino. Sono i tassisti del capoluogo piemontese che, nella giornata di ieri, hanno organizzato un corteo da piazza Castello fino alle porte del Comune, a Palazzo di Città. "Siamo ridotti alla fame e dalle istituzioni non vediamo nessun segno", urlano con rabbia i tassisti.
IL DIALOGO - Secondo i manigestanti l'iniquità dei ristori che ricevono permette loro di pagare solo le tasse, lavorando un terzo di quanto facevano prima della pandemia: "Siamo in strada tutto il giorno ma lavoriamo un terzo di quanto accedeva prima della pandemia e i ristori che ci danno non coprono nemmeno i costi delle tasse che comunque dobbiamo continuare a pagare". Per aprire un dialogo è sceso in piazza a parlare l'assessore al Commercio Alberto Sacco che ha assicurato di "stare facendo il possibile non solo per l'accompagnamento degli 80enni ai centri vaccinali, che avranno un rimborso del 100%, ma anche per la fascia dei 70enni. che potranno usare il taxi per andare a vaccinare con rimborso al 50 per cento". Ma la risposta dei tassisti è perentoria: "Non abbiamo più tempo, massimo 15 giorni, poi se le promesse non diventano realtà busseremo ancora alle porte del Comune".
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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