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Arte e Cultura

Torna a Bologna perAspera 14, A casa su Marte, Festival di arti interdisciplinari contemporanee

Torna a Bologna perAspera 14, A casa su Marte, Festival di arti interdisciplinari contemporanee

Un Festival di esperienze urbane che indaga nuove forme e possibilità, nuovi pianeti e forme di vita, in un intreccio tra arti e linguaggi

di Bianca Franchi

BOLOGNA – Si svolgerà dal 20 al 25 settembre 2021 a Bologna e Città Metropolitana la quattordicesima edizione di perAspera, Festival di arti interdisciplinari contemporanee, organizzato da Nove Punti APS, nell'ambito di Bologna Estate 2021 il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna-Destinazione Turistica, di “A Mente Fresca 2021. È bello esserci", il calendario estivo di eventi promosso dal Comune di Casalecchio di Reno con il coordinamento del servizio Casalecchio delle Culture, e del Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQI nella città di Bologna. perAspera è realizzato con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in collaborazione con DAMSLab - Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna e con Bologna Città della Musica UNESCO.

IL FESTIVAL - Intitolato A casa su Marte, perAspera è un Festival di esperienze urbane che indaga nuove forme e possibilità, nuovi pianeti e forme di vita, in un intreccio tra arti e linguaggi, con interventi artistici pensati e costruiti appositamente per i luoghi e le persone che li abitano e attraversano. Preceduto a partire da giugno da tre Prologhi, che hanno rafforzato la struttura ormai classica del Festival con piani paralleli in relazione tra loro - quello dell'azione artistica e quello del pensiero - il Festival presenta nuovi interventi nati dalle urgenze che questo tempo ha portato nella nostra vita e che pongono al centro l’esperienza delle persone, nella convinzione che l’arte abbia – oggi più che mai – il senso duplice di alimentare riflessioni e ricreare connessioni.

SWIMMING HOME - “Swimming Home” è un’esperienza immersiva completamente dal vivo, che si svolge per ogni spettatore, nel proprio bagno di casa, tramite un'App. La nuova creazione di Silvia Mercuriali, artista milanese di fama internazionale trapiantata a Londra dal 2000, è co-prodotta, per la versione italiana, da perAspera Festival. “Swimming Home” è una meditazione privata, un’esperienza unica, personale, basata sull’elemento acquatico e sulla sua forza evocativa, onirica, in cui l’ordinario diventa fantastico, la casa si trasforma in uno spazio poetico dove i rubinetti sono cascate e il bagno un brodo primordiale. Grazie all’uso dell’app Mercurious NET, la nuova “sound-based interactive theatre App”, che trasforma la vita quotidiana in un palcoscenico direttamente dal telefono, dal 20 al 25 settembre (nei seguenti orari: 9.30, 10.30, 20.00, 21.00), i partecipanti – invitati a indossare costume da bagno, occhialini e asciugamano – potranno decidere se accedere alla versione vasca o doccia e ad un orario prestabilito vivranno l'esperienza della pièce basata sulla strategia dell'Autoteatro, che prende forma anche grazie alle interviste realizzate in tutta Italia a numerosi nuotatori, professionisti e amatori, istruttori di nuoto e amanti dell’acqua. Accompagnati dalle voci narranti di Silvia Mercuriali, Neri Marcorè, Andrea Fugaro e Fabrizio Matteini, tra istruzioni da seguire e un racconto che ripercorre la relazione con l'acqua, “Swimming Home” è un’esperienza intima che invita lo spettatore a diventare protagonista in prima persona, guidato da semplici istruzioni audio.

I TEMI DEL CONTEMPORANEO - In questo attraversare temi del contemporaneo, anche la perdita, il lutto e le riflessioni che queste comportano, vengono portate in scena il 20 settembre (ore 20.30) al LabOratorio San Filippo Neri da Oscar De Summa, autore e attore tra i più apprezzati della scena teatrale italiana, nel reading “L’ultima eredità”, produzione La Corte Ospitale. Il monologo è la storia di un doppio viaggio, geografico ed emotivo. Alla notizia del peggioramento delle condizioni di salute del padre, il protagonista torna a casa. Il percorso di ritorno verso i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza diventa il percorso di ritorno proprio verso quell’infanzia e quell’adolescenza da cui credeva di aver preso distanza. Una volta arrivato a destinazione, in piena notte, trova il padre nel letto, addormentato. Giusto il tempo di un ultimo saluto, di un’ultima raccomandazione, la più importante, ma anche un ringraziamento che porta con sé la consapevolezza che il padre sarà sempre, nonostante tutto, una sua fonte di insegnamento. Da qui l’ultima eredità: con l’arrivo della morte, di riflesso, la riscoperta del valore della vita.

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