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Ucraina, a Bologna nuova piazza "no war" e raccolta per spese pacifiste

Ucraina, a Bologna nuova piazza "no war" e raccolta per spese pacifiste

Il primo giugno "Festa della Repubblica che ripudia la guerra"

BOLOGNA - Pacifisti di nuovo in piazza a Bologna: l'appuntamento è, come nelle due precedenti occasioni (venerdì 25 febbraio e sabato 12 marzo), in piazza Maggiore. Il raduno, promosso dal Portico della pace, è fissato per l'1 giugno dalle 19, per una "Festa della repubblica che ripudia la guerra". E si connota come "manifestazione nazionale". Da tempo sotto le Due torri per il 2 giugno viene organizzato anche un evento che "no war" o quantomeno che si differenzia dalle parate militari che si svolgono in questa ricorrenza. E quest'anno inevitabile è l'appello di pace. Si era pensato inizialmente anche ad un corteo silenzioso dopo quello messo in atto dalla carovona "Stop the war" a Leopoli. Poi però la scelta è stata di organizzare una piazza di voci e animazioni. Ma assieme all'appuntamento viene lanciata anche una campagna di raccolta fondi: "La prima Campagna di crowdfunding del Portico della pace" con il sostegno di Banca Etica. "La pace attende i suoi artefici- dicono gli organizzatori riprendendo uno dei 'claim' della carovana di testimonianza e invio di aiuti partita per l'Ucraina- e ha i suoi costi, come la guerra ma è meglio". Insomma, se ci sono le contestate spese militari ci sono pure quelle pacifiste. Se a raccolta fondi andrà bene sosterrà gli ulteriori sforzi della carovana "Stop the war now" che programma una nuova missione per giugno.

LA MANIFESTAZIONE - Per mercoledì prossimo, la manifestazione prevede una parte musicale di concerti, testimonianze di cooperanti e volontari, interventi (Alessandro Bergonzoni, attivisti di Stop the war now e operazione Colomba) e momenti di riflessione sul pacifismo, sulla difesa civile non armata e nonviolenta fino all'idea di assessorati e ministeri di pace in linea con il dettato costituzionale che ripudia la guerra. Si accennerà anche al tema del disarmo nucleare.

 

FONTE e FOTO: Agenzia Dire

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