ROMA - Tempi d’attesa per un tampone Covid insostenibili nella sanità pubblica e cittadini costretti a rivolgersi alle aziende private, dove i prezzi lievitano. Federconsumatori scrive al Commissario Arcuri, al Ministro Speranza e al Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini per chiedere verifiche e l’applicazione di un tetto massimo ai costi dei tamponi.
IL PROBLEMA - “Molti cittadini, preoccupati della possibile positività e delle eventuali conseguenze, sono indotti a ricorrere a laboratori privati per effettuare tali test” scrive Federconsumatori in un comunicato. “Presso tali laboratori, però, fatte salve alcune convenzioni realizzate a livello regionale, i costi di tamponi e test sierologici sono affidati al libero mercato e, in molti casi, assistiamo a veri e propri fenomeni speculativi tesi a lucrare sulla preoccupazione e sull’apprensione delle persone”. Test sierologici che possono arrivare a costare anche 50 euro, mentre “i tamponi invece possono superare anche i 100 euro” afferma la Federazione.
LE RICHIESTE - “Una speculazione intollerabile a danno dei cittadini”, accusa Federconsumatori, che chiede di “monitorare i costi applicati ai cittadini, di promuovere convenzioni finalizzate ad un calmieramento dei prezzi, rendendoli omogenei sull’intero territorio nazionale e di applicare un tetto massimo ai costi di tamponi e test sierologici”.
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