ROMA - C'è un interesse crescente per i "serious games" (giochi progettati a fini educativi), soprattutto per l'area dedicata alle sedute terapeutiche. I giochi, infatti, consentono ai pazienti di sentirsi liberi dalle normali pressioni quotidiane, con la conseguente capacità di fare più liberamente ed esprimere loro stessi. Questo fatto può aiutare i terapeuti e altri professionisti della salute mentale ad arrivare alla radice del disturbo di un paziente, portando a un trattamento più efficace. Rispetto al gioco classico, il videogioco rappresenta una dimensione più ampia a livello di stimolazione e di variabili presenti, per questo le potenzialità del mezzo sono maggiori, come maggiore è la necessità di mantenimento del setting relazionale, come confine rispetto al rischio che il videogioco stesso diventi disfunzionale al processo di co-costruzione di significati e di riattivazione del Sé creativo.
LE SEDUTE - In pratica, nelle sedute, oltre al colloquio, vengono utilizzate schede di lavoro specifiche che il professionista ha appreso durante la formazione e che rappresentano lo strumento di lavoro prioritario (una sorta di protocollo, ma non rigido, più uno strumento di lavoro). Innovativo come metodo scientifico e come comunicazione facilitata anche con le generazioni più giovani, la game Therapy ha predefiniti obiettivi terapeutici, come promuovere la sperimentazione emotiva con l'altro (terapeuta o caregiver), attivare i processi empatici, attraverso l'attivazione della sfera emozionale ed affettiva, promuovere l'alfabetizzazione emotiva, attraverso l'attivazione di un livello di coscienza più cognitivo e razionale, promozione del sentimento sociale in cui il gioco diventa cooperazione reciproca e condivisione di dinamiche interne, promuovere la consapevolezza di un proprio ruolo o identità in un dato momento di vita, grazie alla correlazione tra lo stile di vita reale del gamer, tra le sue mete finzionali espresse attraverso i compiti vitali, con l'avatar del protagonista o di un personaggio del videogioco all'interno di una storia narrata virtualmente. La Video Game Therapy (VGT) può essere eseguita solo da chi viene adeguatamente formato all'approccio in essere, tramite i corsi dedicati per psicologi e per tutte le professioni sanitarie.
FONTE - Agenzia Dire
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