Bullismo e Cyberbullismo a scuola: a Roma 50 ragazze e ragazzi dei licei spiegano i rischi ai compagni più piccoli

ROMA – Si è tenuto nell’Aula Magna del Liceo Terenzio Mamiani a Roma l’incontro conclusivo del progetto “La scuola del BenEssere. Ricerca-azione per la prevenzione della violenza tra pari”, organizzato dall’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo. Il progetto ha realizzato una serie di iniziative di ricerca e formazione che, in un quadro di continuità e condivisione con gli Istituti scolastici, le Istituzioni locali e le strutture sanitarie territoriali ha fornito a studenti delle scuole superiori gli strumenti per promuovere una cultura del rispetto, prevenendo la diffusione di fenomeni di violenza tra pari quali il bullismo ed il cyberbullismo. Il dato più innovativo del progetto è rappresentato dalla formula della peer education: 50 studenti dell’ultimo triennio delle superiori, dopo un apposito corso della durata di 5 giorni sono stati inviati nelle classi di IV e V elementare e delle tre medie inferiori per parlare agli alunni più piccoli dei problemi del bullismo e del cyberbullismo. In quattro Istituti Scolastici sono stati sensibilizzati su questi temi oltre 800 bambini e bambine della scuola primaria e 1000 ragazzi e ragazze della scuola secondaria.

Dall’analisi dei dati dei questionari raccolti emerge che, sia alle elementari sia alle medie, la forma di bullismo prevalentemente diffusa consiste in offese, parolacce, insulti o prese in giro per l’aspetto fisico o per il modo di parlare. Il rapporto dei giovani con le nuove tecnologie evidenzia una netta predominanza nell’impiego dello smartphone rispetto agli altri dispositivi elettronici. Nonostante i benefici che queste offrono in termini di socializzazione e informazione, gli intervistati dichiarano di passare molte ore al giorno davanti ai dispositivi elettronici per condividere principalmente messaggi, foto e video.

Carlo Caprari, della Direzione inclusione sociale della Regione Lazio, nel suo saluto ha sottolineato il ruolo degli enti territoriali nel contribuire alla consapevolezza del fenomeno del bullismo e al dialogo tra istituzioni e famiglie per prevenirlo.

Fabrizio Battistelli, Presidente di Archivio Disarmo, in merito al progetto ha dichiarato: «Sul bullismo c’è bisogno di una maggiore attenzione nelle scuole e nelle famiglie. Sono indispensabili interventi concreti per supportare gli studenti e sensibilizzare insegnanti e genitori. A loro volta i giovani necessitano di figure di riferimento capaci di garantire la loro serenità, grazie anche a un ambiente educativo che non solo prevenga, ma affronti tempestivamente e con decisione il bullismo e soprattutto il cyberbullismo».

Il progetto è stato realizzato con il sostegno della Regione Lazio, Direzione Inclusione Sociale, Area Terzo settore e innovazione sociale, nell’ambito del Bando “Comunità Solidali 2022”.