NAPOLI - È on air il tredicesimo dei venti racconti del progetto “Prendi la targa, venti tappe italiane per fare memoria” ideato dal giornalista e scrittore Giorgio Terruzzi e realizzato grazie alla partnership di BMW Italia con iFoodies. La pubblicazione delle venti storie raccontate dalla inconfondibile voce di Terruzzi avviene con cadenza settimanale.
IL COMMENTO - "Lo presero qui, piazza del Gesù Nuovo, 18 settembre 1970. Il suo nome: Antonio Mellino, di anni 18. Noto, anzi, notissimo, in quell’estate lontana, come Agostino ‘O pazzo. Spericolato, irriverente, un ribelle motorizzato. Gilera 125, il suo destriero. Una motocicletta per provocare polizia e carabinieri, piena potenza, scarico spalancato. Evoluzioni e derapate, contromano, controsenso. Cinque notti così, a far ammattire quelli in divisa, a radunare la gente per le strade, nelle piazze, pronti tutti, a scorgere lui, l’ombra svelta della Gilera stretta nei Quartieri Spagnoli, a scommettere su qualcosa che avrebbe di certo combinato quello scugnizzo. ‘O pazzo, appunto, preceduto da Agostino, in omaggio al re del motociclismo, Agostini Giacomo, che collezionava titoli mondiali sulle piste del mondo intero.
GIOVANI - Allora ero un ragazzino, 12 anni, per dire. Reduce come tutti da Gianni Rivera che chiude il conto con la Germania sul 4 a 3, Messico e nuvole, va da sé; con i Beatles in sottofondo, Jimi Hendrix all’Isola di Wight. Attirato pure io a Milano, come altri a Bologna, Belluno o Barletta, dalle cronache non proprio nere di quel centauro ribelle e ricercato".
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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