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Alessandro Cucinotta: «Tv? Cambia la musica ma non il ritornello»

Alessandro Cucinotta: «Tv? Cambia la musica ma non il ritornello»

ROMA – La stagione televisiva è iniziata. Tanti sono i cambiamenti che i telespettatori si sono visti proporre, tra l’addio di Barbara D’Urso e il GF che, secondo la volontà di Berlusconi Junior, avrebbe cambiato rotta. Ne parliamo con Alessandro Cucinotta, sosia ufficiale di Francesco Gabbani, ma anche conduttore e showman.

 

La stagione televisiva è appena iniziata, cosa si aspetta di nuovo, visti anche i recenti cambiamenti specialmente sulle tv private?

Visti tutti i cambiamenti mi aspetto sicuramente una tv di qualità, meno personaggi che non hanno né arte né parte e più professionalità. A onor del vero il sano chiacchiericcio fa bene perché alleggerisce un po’ la mente e allevia la pressione della vita quotidiana. Ma è anche vero che il troppo stroppia, per cui vedremo cosa accadrà e soprattutto quali personaggi varcheranno la porta degli studi televisivi e siederanno dinnanzi alle telecamere.

Secondo lei, la rivoluzione che ha voluto Piersilvio Berlusconi non rischia di essere da una parte una buona occasione ma dall’altra una caccia alle streghe?

Indubbiamente lo scossone mediatico ha generato una spaccatura fra chi è contrario (pochi) e chi è favorevole (molti). Tuttavia non dobbiamo confondere una scelta meramente aziendale con la caccia alle streghe. I personaggi trash esisteranno sempre e il pubblico li vuole perché sono sempre sotto il tiro delle critiche.

Il Grande Fratello è stato privato del trash, L’Isola dei Famosi va in soffitta. Eppure sono programmi che il pubblico ha sempre apprezzato. Per esempio, Cesara Buoanmici ce la vede come opinionista del GF?

La scelta della Bonamici è un azzardo. Essendo lei uno storico mezzobusto del TG5, francamente non ce la vedo a discutere animatamente con i gieffini nello stile Sonia Bruganelli. Ed è quello che tira su gli ascolti: il politicamente corretto non funziona. Sono curioso di vedere come se la caverà, esattamente come per Myrta Merlino che ha trasformato un salotto leggero in un ennesimo programma di informazione.

Anche in Rai c’è aria di cambiamento: che tipo di programmi guarda e quelli che non guarderebbe più?

In Rai amo molto i game show. Come i programmi di Carlo Conti e i programmi comici come quello di De Martino. Sinceramente dopo anni di esasperazione chi potrebbe andare in soffitta sono “Domenica In” e “Chi l’ha Visto”.

Fazio è traslocato sul Gruppo Discovery: secondo lei la Rai risentirà del calo degli ascolti?

Non credo che la Rai possa accusare il colpo. La Rai poteva garantire a Fazio una serie di ospiti di livello, che ovviamente strapagava. Al di là dell’ingente compenso percepito dal conduttore, non credo che il Gruppo Discovery sia disposto a usare i soldi come coriandoli.

Si parla anche di Sanremo, e si fanno i nomi di Meghan Markle come star internazionale. Ma anche di Emma, Elodie, Arisa e Annalisa. Nel caso della moglie del principe Henry, pensa sarebbe una buona idea?

Lei Sanremo non lo guarderebbe se a scendere la scalinata dell’Ariston ci fosse la chiacchieratissima consorte del Principe Henry? Con tutto il rispetto, se Rula Jebreal che non è conosciuta per essere una delle giornaliste televisive più simpatiche ha comunque mosso una folla oceanica, figuriamoci per Meghan. È una mossa strategica, perché oltre la presenza che potrebbe fare? Non certo i siparietti alla Chiara Ferragni…

E le quattro cantanti italiane, il pubblico le apprezzerebbe anche come co-conduttrici rispetto al ruolo di artiste musicali?

I nomi delle quattro cantanti sono anche nomi che piacciono al pubblico. Nomi che portano con se successi e supporto popolare, quindi le vedo molto bene nel ruolo di co-conduttrici: belle, eleganti e professionali. Oltre al fatto di essere a casa loro.

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