MILANO - Il settore calzaturiero italiano è in crisi. Con un Natale compromesso e la reintroduzione di misure restrittive crolla il numero di imprese attive in Italia che si occupa della creazione e distribuzione di calzature. I numeri parlano di 231 imprese perse in un solo anno e 3453 addetti senza lavoro. Così il presidente di Assocalzaturifici e di Micam, Siro Badon, lancia l'allrme commentando i dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda dei primi nove mesi del 2020, secondo i quali c'è stato un calo della produzione (-29,4%) e del fatturato (-33,1).
IL COMMENTO - "I dati cumulati dei primi 9 mesi dell'anno - spiega Badon - ci mostrano un settore messo a dura prova dall'emergenza sanitaria. I primi timidi segnali di rientro alla normalità nella domanda, sia internazionale che interna (a settembre export e acquisti delle famiglie italiane avevano eguagliato i volumi dell'analogo mese 2019), rischiano di essere subito annullati dalla seconda ondata pandemica, il ricorso alla cassa integrazione guadagni ha raggiunto l'ennesimo record (+930% nei primi 10 mesi dell'anno nella filiera pelle, con +1267% ad ottobre). Forte è la preoccupazione per i mesi a venire".
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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