ROMA – Come comunicare la crisi eco-climatica? Il movimento ecologista Exctinction Rebellion ha posto questa domanda fondamentale al centro della sua contro-cop26, che si tiene questa settimana al Tempio del Futuro Perduto a Milano. Fra arte, dibattiti e conferenze con ospiti internazionali, l'evento si propone di ripensare il modo in cui viene raccontata la crisi climatica dalla politica e dai media. In programma oltre 150 opere da tutto il mondo, interventi di Roger Hallam, tra i fondatori di Extinction Rebellion, di George Marshall, senior di Greenpeace e Rainforest Foundation, corti dal Festival dei diritti umani, spettacoli, dibattiti.
"Una settimana che vuole segnare il cambio di passo- si legge sul comunicato dell'evento- dire basta alla retorica, bucare lo schermo, perché il collasso climatico ed ecologico è sì, finalmente, sulla bocca di tutti, ma la politica lo affronta ancora sotto il giogo dei poteri economici e i media lo comunicano di conseguenza, allineandosi, anziché trasferendo l'urgenza necessaria che la crisi eco-climatica imporrebbe. Sono i giorni della YouthCOP e della PreCOP a Milano e i radical-chic si sono rotti del vuoto che questi vertici apportano al dibattito e alle decisioni politico-economiche".
Per questo gli spazi del Tempio del Futuro Perduto, in Via Luigi Nono, ospitano per una settimana, dalle 10 fino a sera, la mostra 'Come comunicare la crisi eco-climatica' con le opere selezionate dalla curatrice e critica contemporanea Gabi Scardi tra i 57 artisti internazionali che hanno risposto alla call ideata e promossa lo scorso agosto da XR Italia.
Oltre 150 opere, da ogni parte del mondo: Australia, Inghilterra, Scandinavia, Olanda, Germania, Polonia, Francia, Argentina, Italia, Brasile, Spagna, Israele e altri. "Un segnale evidente che c'è voglia di comunicare e soprattutto di comunicare in maniera differente su un tema cruciale che solo la politica continua a farcire di fossile e nucleare mentre la sesta estinzione di massa, la più rapida e stravolgente della storia del Pianeta Terra, avanza e sbaraglia l'umanità, l'homo sapiens- si legge sul comunicato- Le opere sono tutte creative commons, a disposizione di chiunque voglia affrontare l'emergenza in maniera differente. Una narrativa nuova, che racconti la crisi eco-climatica attraverso l'ironia, ricorrendo a immagini e messaggi stimolanti. La scienza della comunicazione, del resto, evidenzia come la comunicazione usata oggi incuta soprattutto paura, ansia e attivi meccanismi psicologici di autodifesa e rimozione. Invece serve consapevolezza e partecipazione e questa esposizione artistica punta esattamente a questo, è un contributo al cambio di paradigma".
L'esposizione è accompagnata ogni giorno da proiezioni, performance, incontri e confronti con artisti, attivisti, scienziati internazionali.
La conferenza di mercoledì 29 settembre alle 18.00, con traduzione simultanea, oltre ai citati Hallam e Marshall, ospita Anna Castiglione, ricercatrice e psicologa ambientale, Paolo Inghilleri, professore ordinario di psicologia sociale all'Università degli Studi di Milano.
FONTE e FOTO: Agenzia Dire
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