PADOVA - Uno studio coordinato dall' Università di Padova con il supporto delle Università di Parma, di Verona e gli Istituti di Ricerca CNR di Reggio Calabria e Pisa, ha rilevato che il trattamento con la vitamina D in pazienti con comorbidità fa diminuire i decessi e i trasferimenti in terapia intensiva.
IL COMMENTO - Il prof. Sandro Giannini dell'Università di Padova ha commentato: «I pazienti della nostra indagine, di età media 74 anni erano stati trattati con le associazioni terapeutiche allora ausate in questo contesto e, in 36 soggetti su 91 (39.6%), con una dose alta di vitamina D per 2 giorni consecutivi. I rimanenti 55 soggetti (60.4%) non erano stati trattati con vitamina D».
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