MILANO - "Fondamentale tutelare il diritto alla salute degli insegnanti, considerando tempi più brevi per loro all'interno del piano vaccinale". Questo il pensiero dell'ex ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, ora a capo dell'Ufficio scolastico territoriale di Milano, intervistato dall'Agenzia Dire. "Il mondo dell'istruzione non è un settore meno 'produttivo' di altri - prosegue - ma è anzi uno dei cardini della nostra società". Prendersi cura oggi della scuola e dei suoi lavoratori, spiega Bussetti, significa "guardare al futuro" del nostro Paese. "In questi mesi - continua - gli insegnanti hanno garantito il diritto allo studio dei nostri ragazzi, con un impegno e una dedizione per le quali non possiamo che esser loro grati". Ma ora la gratitudine non basta. Secondo Bussetti bisogna anche "tutelarli" con il vaccino, una decisione su cui però l'organo guidato da Bussetti non può intervenire: "L'ufficio Scolastico Territoriale di Milano - precisa l'ex ministro - non può entrare nel merito dell'operatività del piano vaccinale. Posso però suggerire che tempi brevi assicurano una ripresa più veloce". Soprattutto perché, precisa Bussetti "nella scuola non esistono lavoratori di serie A e di serie B".
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