“Sordità: si può e deve fare di più!”
ROMA – Dal 1958, l’ultima domenica di settembre si celebra la “Giornata Mondiale dei Sordi” (GSM), evento che ricorre in ogni Paese in cui sia presente una delegazione della “Federazione Mondiale dei Sordi” (FMS), fondazione costituita a Roma nel 1951 allo scopo di tutelare l’identità e la cultura sorda.
Tra gli obiettivi della GSM sicuramente quello di sensibilizzare la società sul tema delle difficoltà che quotidianamente affrontano le persone con deficit uditivo, anche rispetto all’affermazione dei loro diritti, ma ugualmente quello di promuovere la diffusione della conoscenza del linguaggio dei segni.
La sordità è, nemmeno a dirlo, una patologia estremamente seria, una condizione invalidante che impatta sui processi di apprendimento e, più in generale, sull’inclusione sociale delle persone che ne soffrono, che produce pure vari gradi di deficit del linguaggio parlato se non adeguatamente trattata.
Apprendere la conoscenza della lingua dei segni e, specificatamente, della lingua dei segni italiana (LIS), diventa, dunque, un elemento decisivo per migliorare la qualità della vita e consentire l’integrazione di chi non riesca a superare o a ridurre il deficit uditivo attraverso appositi apparecchi acustici.
Quella dei segni, infatti, è una lingua che viaggiando sul canale visivo-gestuale consente alle persone sorde, in modo naturale e spontaneo, pari opportunità di accesso alla comunicazione, all’informazione, alle attività culturali e educativo-formative, ai servizi della pubblica amministrazione.
Ma è anche provato che la lingua dei segni consente al bambino sordo di sviluppare abilità linguistiche e intellettive prima dell’acquisizione della lingua parlata, così come all’adulto sordo di acquisire una maggiore consapevolezza della lingua vocale e dei valori della cultura di appartenenza.
In base all’articolo 34 ter del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito con modificazioni dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, la Repubblica «… riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST) …», «… riconosce le figure dell’interprete in LIS e dell’interprete in LIST quali professionisti specializzati nella traduzione e interpretazione rispettivamente della LIS e della LIST…». Tale norma stabilisce anche che le pubbliche amministrazioni debbano promuovere «… progetti sperimentali per la diffusione dei servizi di interpretariato in LIS e in LIST e di sottotitolazione …» e che la Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva, attivi campagne di comunicazione.
Successivamente, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 gennaio 2022, sono stati definiti i percorsi formativi per l’accesso alle professioni di interprete in LIS e di interprete in LIST e le norme transitorie per chi già esercitava le medesime professioni. Più specificatamente, sono stati istituiti i corsi di laurea sperimentale ad orientamento professionale in interprete in LIS e in LIST e l’elenco degli interpreti in LIS e in LIST, nonché stabiliti degli incentivi per l’istituzione di tali corsi di laurea.
Con la indicata normativa il nostro Paese ha indubbiamente colmato, sia pure in ritardo rispetto ad altri paesi europei, il vuoto derivante dal non avere ancora riconosciuto la propria lingua dei segni nazionale, raggiungendo, in tal modo, un risultato importantissimo che costituisce anche un segno di civiltà.
Ma pure il ricorso a supporti tecnologici, come tablet e smartphone, attraverso cui diffondere programmi o app dedicati può favorire l’accessibilità al sapere, alla cultura, alle informazioni in senso lato dei non udenti.
In tale direzione, apprezzabilissima l’iniziativa realizzata dall’AS Roma lo scorso 28 settembre, proprio in occasione dell’ultima “Giornata mondiale delle persone sorde”, nell’ambito del programma del Club dedicato ai disabili denominato “Superiamo gli Ostacoli”. In tale occasione, prima dell’inizio del match allo Stadio Olimpico contro il Verona, l’AS Roma ha riservato a un gruppo speciale di tifosi non udenti – che collabora alla traduzione simultanea in Lingua dei Segni delle conferenze stampa prepartita e dell’inno “Roma Roma” – un tour esclusivo all’interno dello stesso stadio, durante il quale i responsabili dell’Archivio Storico dell’AS Roma, con il supporto di due interpreti LIS, hanno svelato, tra l’altro, gli aneddoti più curiosi della storia del Club.
Insomma, su più fronti si è iniziato a fare, ma c’è ancora molto da fare e spesso ci si dimentica che la sordità è un deficit sensoriale e non cognitivo.
In tal senso, dovrebbe costituire un insegnamento e una reminiscenza costanti la frase della scrittrice, attivista e insegnante statunitense Helen Keller, non udente e non vedente fin dall’età di pochi mesi, secondo cui mentre la cecità separa le persone dalle cose, “la sordità separa le persone dalle persone”.
Ecco, in questa frase si ritiene trovi la sua sintesi perfetta la difficoltà di comunicare con gli altri che può incontrare una persona che soffra di un deficit uditivo totale.


