“Galleria di Base del Brennero”: il tunnel ferroviario più lungo al mondo

ROMA – Grazie a uno dei progetti ingegneristici più difficoltosi e complicati mai visti, la “Galleria di Base del Brennero”, con i suoi 64 km sotto le Alpi che uniscono fisicamente Italia e Austria, sarà il più lungo collegamento ferroviario sotterraneo al mondo.

Tale capolavoro di ingegneria civile specializzata – che combina ingegneria geotecnica e geologica per analizzare il terreno, la roccia e le falde acquifere, ingegneria meccanica per lo sviluppo e la gestione delle macchine scavatrici e dei sistemi di trasporto dei detriti, ingegneria strutturale per la progettazione delle strutture di sostegno interne e ingegneria dei trasporti per la pianificazione, nella fattispecie, del tunnel come componente di una rete di mobilità – è realizzato, per la parte italiana, da un consorzio di imprese guidato da Webuild per conto di BBT SE.

Sul lato del solo territorio italiano, la TBM Flavia ha scavato il tunnel in parola per circa 14 km, fino a raggiungere il confine con l’Austria.

Si tratta di un’opera a circa 1.400 metri di profondità sotto il Brennero, da realizzarsi in condizioni geotecniche estreme, che richiede soluzioni tecnologiche all’avanguardia come la tecnica del congelamento del terreno con azoto liquido per stabilizzare il suolo e prevenire infiltrazioni durante lo scavo.

Un’infrastruttura chiave per la mobilità sostenibile in Europa, che con il suo completamento, previsto per il 2032, rivoluzionerà il trasporto merci e passeggeri non solo lungo il relativo asse, costituendo al tempo stesso un pilastro fondamentale nel progetto di creazione del “Corridoio Scandinavo-Mediterraneo” ossia una rete transeuropea volta a garantire una mobilità sostenibile di merci e passeggeri attraverso un asse ferroviario continuo, che collegherà Helsinki a Palermo.

Alcuni dati ci forniscono la misura dell’importanza di tale opera: consentirà ai treni passeggeri di viaggiare fino a 250 km/h riducendo i tempi di percorrenza tra Fortezza (BZ) e Innsbruck da 80 a soli 25 minuti e ai treni merci di attraversare la tratta in soli 35 minuti rispetto ai 105 attuali. Ma permetterà anche di comprimere i tempi di percorrenza sull’intera direttrice, come nel caso del tempo di viaggio tra Verona e Monaco di Baviera che diminuirà di due ore e mezza.

A questo si aggiungerà il decongestionamento del traffico, soprattutto di mezzi pesanti, sull’autostrada del Brennero, che deriverà dallo spostamento di una quota significativa delle merci dal trasporto su strada a quello ferroviario, e la riduzione dell’impatto ambientale, anche in termini di inquinamento, nelle valli alpine.

Insomma, un’infrastruttura strategica per la competitività logistica dell’Italia e dell’Europa, ma che ci dà anche la misura del prodigioso know-how italiano nella realizzazione di infrastrutture complesse in condizioni di rara difficoltà.