ROMA - Non si arrestano i femminicidi in Italia, anzi, aumentano. Durante l'anno del lockdown e della convivenza forzata nelle case è aumentato il numero dei casi, con picchi nella prima parte dell'anno. A confermare il dato è un nuovo report dell'Istat, secondo cui nei primi 6 mesi 2020 il 45% del totale degli omicidi è stato un femminicidio, contro il 35% dei primi sei mesi del 2019.
I DATI - La percentuale è quindi aumentata durante i mesi di marzo e aprile al 50% edi casi. Nel 61% degli omicidi l'imputato è stato il partner o l'ex, un dato che rimarca come le differenze di genere in questo ambito rimangano ancora forti. Quasi un terzo degli omicidi nel 2019 sono avvenuti dentro casa, di cui l'83,8% ha avuto come vittima una donna. Un numero che, nonostante un calo del numero di omicidi negli ultimi anni nel Paese, è molto più alto di quanto si registrava quindici anni fa. Nello specifico nel 2019 55 omicidi (49,5%) sono stati causati da un uomo con cui la donna era legata da una relazione affettiva (marito, convivente, fidanzato) e 13 (11,7%) da un ex partner. Infine, un dato da tenere in considerazione è che fra i partner, nel 70% dei casi l'assassino è il marito. Tra gli ex prevalgono invece gli ex conviventi e gli ex fidanzati.
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