Chiede al Papa perché Dio permetta la sofferenza degli innocenti, le catastrofi. Perché consenta che la paura distrugga il desiderio di gioco dei bambini. Poi vi è la madre che accudisce da anni il figlio ventenne in stato vegetativo. Il Papa con estrema semplicità ed in modo diretto conforta e condivide l'angoscia di Elena. Invita ad avere speranza, perché anche Gesù ha sofferto come loro, senza colpa. Dio è loro vicino, assicura. E alla fine si capirà il senso di queste sofferenze. Ringrazia i genitori che con amore sono vicini al loro figlio in stato vegetativo. Li rassicura: il corpo è "strumento fragile e vulnerabile", ma l’anima rimane presente, non ha abbandonato il loro Francesco. È come una chitarra dalle corde spezzate, che "non può suonare", ma nel profondo accoglie il loro amore. Il Papa poi ha risposto ad altre 6 domande ma quel grido di dolore della piccola Elena ha già fatto il giro del mondo pieno di commozione per quell'immenso senzo di pacata tristezza e nobiltà d'animo.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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