ROMA - Il consiglio direttivo della Bce «dovrà essere pronto ad aggiustare il Pepp (il programma di emergenza pandemica, ndr) e potenzialmente altri strumenti» se si vedrà che le dimensioni dello stimolo alla ripresa dell’economia non sono state sufficienti. Lo rende noto lo staff della Bce durante un meeting del consiglio direttivo sul tema dell’impatto economico della pandemia sull’Eurozona.
LE STIME - Le stime messe a punto dalla Bce sono alquanto allarmanti: «anche una profonda recessione di circa il 5% nel 2020 appare ora un esito favorevole, con scenari più gravi che indicano una contrazione fino al 12% del Pil». Per questo è necessario continuare a monitorare la situazione e prevedere nuovi strumenti d’aiuto per il rilancio dell’economia.
LA SITUAZIONE - Al momento la quasi totalità degli spread dell’Eurozona si è ampliata rispetto al Bund. Secondo la Bce, a contribuire al rialzo ci sono «le aspettative di maggiori necessità di emettere debito e l'alta incertezza che prevale circa l'impatto economico e finanziario della crisi». Per Philip Lane, membro del comitato esecutivo e capo economista della Bce, «le banche centrali da sole possono fare fino a un certo punto, e dunque devono giocare un ruolo centrale le politiche di bilancio».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
Leggi l'EditorialeQuesto sondaggio è chiuso.