BRUXELLES - I deputati chiedono nuove norme dell'UE sulla migrazione legale per lavoro per rispondere alle sfide demografiche dell'Europa e per abbinare efficacemente le competenze degli immigrati alle esigenze del mercato del lavoro.
L’OFFERTA - L'Unione europea dovrebbe offrire ai cittadini di paesi terzi nuove strade per l'immigrazione legale, garantire condizioni di lavoro dignitose e porre fine allo sfruttamento, afferma una relazione adottata oggi dalla commissione per le libertà civili con 50 voti favorevoli, 14 contrari e 2 astensioni. Questo approccio potrebbe generare notevoli guadagni positivi a lungo termine per le economie dell'UE, affermano i deputati, che invitano la Commissione a presentare entro il 31 gennaio 2022 proposte legislative per facilitare e promuovere la migrazione legale.
TALENTI - I deputati raccomandano di creare un pool di talenti dell'UE e una piattaforma che corrisponda i profili dei candidati alle esigenze dei datori di lavoro con sede nell'UE, uno strumento opzionale che gli Stati membri potrebbero utilizzare in caso di carenza di forza lavoro. Le informazioni sulla migrazione legale nell'UE per lavoro potrebbero essere diffuse attraverso le ambasciate degli Stati membri o gli uffici delle delegazioni dell'UE all'estero, affermano i deputati. I deputati chiedono alla Commissione di istituire un ambizioso programma di ammissione per i lavoratori di paesi terzi poco e mediamente qualificati, affrontando anche la necessità di avere competenze e qualifiche provenienti da paesi terzi adeguatamente riconosciute.
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