Cosa è il Feng-Shui? A questa domanda un normale cittadino occidentale potrebbe rispondere che è semplicemente un modo di “mettere in ordine” le cose che ci circondano. In realtà la pratica del Feng-Shui, la cui traduzione letterale è “vento e
acqua”, si fonda su un insieme di leggi legate al cielo, all’astrologia e al Daoismo. Sin dalle origini il Feng-Shui affermava che l’astrologia fosse in grado di trovare la relazione tra uomo e universo, per questa ragione tutte le capitali della Cina, per il
design e le pianificazioni degli spazi, seguono le regole del Feng-shui. Queste regole furono codificate oltre tremila anni fa durante l’era Zhou nel "Kaogong ji" (Manuale delle Arti). Le regole degli edifici invece furono trascritte nel "Luban jing" (Manuale del carpentiere). Secondo questa filosofia è importante curare la casa in modo da trarre il massimo benessere dall’ambiente al fine di proteggere lo spirito e vivere in armonia. Un ruolo fondamentale è svolto dal Qi “flusso d’energia”, ovvero il soffio vitale del mondo naturale. Esso è infatti portatore di benessere e la sua circolazione in casa sprigiona crescita e armonia. Stare bene in un ambiente vuol dire respirare un buon Qi, al contrario un Qi “malato”, che non ha la possibilità di scorrere liberamente, è definito Sha Qi “soffio lugubre”. A tale scopo entrano in gioco alcuni elementi: gli specchi sono un ottimo rimedio per contrastare le energie negative che si possono accumulare nella casa, tuttavia l’eccessiva presenza di superfici riflettenti può creare una dispersione energetica. Importante è anche la presenza dei colori: in Cina il rosso,
considerato un elemento che attiva e attrae il Qi, è il colore tipico delle insegne di locali e ristoranti. Infine pietre, cristalli e acquari sono tutti elementi attivi che diffondono il Qi nelle stanze e ravvivano l’energia.