BARI – Un uomo di 22 anni affetto da una malformazione congenita potrà di nuovo camminare e muoversi correttamente grazie a un intervento chirurgico di allungamento d'arto. Si tratta della tecnica limb lengthening, eseguita dall'équipe di ortopedia dell'ospedale "San Giacomo" di Monopoli (Bari). Al 22enne è stata diagnosticata una ipoplasia femorale congenita con una dismetria di 6 centimetri. L'intervento ha previsto l'impiego di un chiodo endomidollare telescopico realizzato in materiale biocompatibile che permette l'allungamento progressivo del femore di un millimetro al giorno e viene adoperato dal paziente stesso, in maniera del tutto autonoma, attraverso un sistema elettronico esterno che genera un segnale elettromagnetico inviato a un sensore impiantato sottocute. In sostanza, ogni giorno il paziente azionerà direttamente una specie di "telecomando" che darà l'input al chiodo ortopedico telescopico, innescando così la crescita dell'arto. L'osteogenesi distrazionale, in virtù della rigenerazione ossea, permetterà così il recupero progressivo della dismetria in un tempo variabile, stimato in almeno due mesi in base al previsto allungamento di un millimetro al giorno, con concessione del carico completo per permettere la formazione di un callo osseo affidabile.
"L'innovativa metodica - spiega Oronzo De Carolis, direttore di Ortopedia - rappresenta una evoluzione chirurgica e tecnologica in grado di migliorare la qualità della vita e impedire l'evoluzione di patologie di altri distretti ossei che sarebbero eccessivamente sollecitati e quindi potrebbero provocare il conseguente deterioramento precoce e la necessità di interventi demolitivi precoci delle altre articolazioni".
FONTE e FOTO: Agenzia Dire
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