BRUXELLES - Giovedì, in una votazione, i deputati della commissione per l'occupazione e gli affari sociali hanno sostenuto la fissazione di requisiti minimi per proteggere i salari in tutta l'UE, sia stabilendo un salario legale (il salario più basso consentito dalla legge), sia consentendo ai lavoratori di negoziare i propri salari con loro datori di lavoro. La nuova normativa dovrebbe applicarsi a tutti i lavoratori dell'UE che hanno un contratto di lavoro o un rapporto di lavoro.
LE REGOLE - Secondo il progetto di legge, gli Stati membri devono valutare e riferire se i salari minimi legali sono sufficienti utilizzando criteri per creare condizioni di lavoro e di vita dignitose e includere elementi come il potere d'acquisto e il tasso di povertà. Gli Stati membri in cui il salario minimo è protetto esclusivamente tramite contratti collettivi non saranno obbligati a introdurre salari legali oa rendere questi accordi universalmente applicabili.
L’OBIETTIVO - Il progetto di direttiva mira esplicitamente a rafforzare ed estendere la copertura della contrattazione collettiva e tutelare i lavoratori fornendo loro un salario minimo attraverso queste negoziazioni. Gli Stati membri in cui la contrattazione collettiva è disponibile per meno dell'80% della forza lavoro dovrebbero adottare misure attive per promuovere questo strumento. Per progettare la migliore strategia a tal fine, dovrebbero consultare le parti sociali e informare la Commissione europea delle misure adottate. Inoltre, sarà espressamente vietato minare la contrattazione collettiva o gli accordi collettivi sulla fissazione dei salari. I lavoratori devono poter aderire a un sindacato e non possono essere ostacolati nel farlo.
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