ROMA – Cresce il fenomeno ransomware, con gli attacchi che colpiscono un'organizzazione su 40 a settimana e vede tre settori tra più bersagliati: governo-militare, istruzione-ricerca e sanità. Lo dice Check Point Software Technologies, sottolineando che "le tensioni geopolitiche in aumento e l'hybrid working hanno portato a un aumento del ransomware del 59% su base annua".
Nel secondo trimestre del 2022, Cpr "ha registrato un picco storico: un aumento del 32% degli attacchi informatici globali, rispetto al secondo trimestre del 2021, raggiungendo una media settimanale di 1,2 mila attacchi". Da qui una serie di consigli alle imprese: Eseguire il backup dei dati, possibilmente in modo costante e per tutta l'azienda. Seconda indicazione: essere proattivi e mettere a punto una strategia di risposta preparandosi nel caso di ransomware; usare la scansione e il filtro dei contenuti. Un metodo comune per gli hacker, si spiega, è infatti quello di indurre i dipendenti a fornire le proprie credenziali di accesso tramite un link o a scaricare un file contenente malware.
Per proteggersi da queste minacce si può implementare una scansione e un filtro dei contenuti. E ancora, mantenere i sistemi aggiornati. Fondamentale poi formate i dipendenti, visto che gli attacchi ransomware sono spesso il risultato di una scarsa formazione o di cattive abitudini dei dipendenti. Bisogna assicurarsi che conoscano le best practice della sicurezza informatica, come la scelta di una buona password, evitare la divulgazione delle proprie password, o fare attenzione a link e contenuti che appaiono sospetti.
FONTE: Agenzia Dire
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