Berlitalia
mercoledì 15 febbraio 2012 - 14:30
A Berlino: "libertà di Internet" e "per la riforma del diritto d'autore"
Alcune migliaia di persone hanno manifestato pacificamente sabato 11 febbraio contro il controverso accordo sul diritto d'autore internazionale
di Francesco Grasso
Alcune migliaia di persone hanno manifestato pacificamente sabato 11 febbraio a Berlino contro il controverso accordo sul diritto d'autore internazionale. Secondo la polizia, circa 6.000 persone hanno partecipato alla manifestazione, radunandosi ad Alexanderplatz, nel quartiere di Mitte. La manifestazione è terminata alle ore 16.00. Gli organizzatori, tra cui il Partito dei Pirati ed il movimento "occupare", parlavano di più di 10.000 partecipanti. Partecipanti hanno invitato manifesti "libertà di Internet" o "per la riforma del diritto d'autore". Altri indossavano maschere dell´ organizzazione degli hacker anonimi. Anche i membri del partito del partito dei Verdi e del Partito della Sinistra (SPD) hanno preso parte alle proteste. Il presidente della societá " Digitale Gesellschaft , Markus Beckedahl é stato fortemente criticato, in un breve discorso che ha tenuto che é stato giudicato opaco, antidemocratico e dannoso. "Vogliamo un diritto d'autore, che si adatti ai nostri mezzi di comunicazione, usi ed abitudini. Il vice presidente della " Green Party Kreuzberg" Hans-Christian Stroebele ha chiesto di introdurre un importo forfettario per il cosiddetto uso di beni culturali. Egli ha suggerito anche di avviare un "ampio dibattito sui modelli alternativi per un'equa remunerazione dei creatori". Decine di migliaia di persone hanno dimostrato anche in tutto il resto della Germania. La Germania pare non volersi esporre troppo per il momento né a favore né contro. Il responsabile federale e ministro della Giustizia Sabine Leutheusser-Schnarrenberger (FDP) ha sollevato diverse preoccupazioni al riguardo. Tuttavia, migliaia di oppositori hanno protestato in molte città tedesche contro le cosiddette privatizzazioni su internet. Il negoziato su iniziativa degli Stati Uniti e Giappone, tra le altre cose,definisce il "rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nell'ambiente digitale". I critici lo vedono peró come una restrizione delle libertà civili su Internet.