venerdì 27 luglio 2018 - 12:35

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Alitalia, futuro statale ma con regole di mercato?

Le proposte del Ministro Toninelli e le reazioni della Commissione Europea

di Claudio Carassiti

ROMA – Tra i dossier sulla scrivania del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, fa bella mostra di sé quello relativo ad Alitalia e alla crisi che da tanti anni grava sul gigante del trasporto aereo italiano. Durante la prima fase di insediamento del nuovo Governi, sono circolate notizie tramite stampa in merito all’approccio che il ministro preposto sembra voler seguire. Dai giornali trapela infatti che il commissario straordinario Luigi Gubitosi stia attendendo direttive dall’esecutivo per continuare il proprio lavoro sulla sofferente Alitalia.

ITALIANITÀ – Direttive governative che cominciano a trapelare dalle dichiarazioni del Ministro Toninelli. “Torneremo a farla diventare compagnia di bandiera” - dice Toninelli – “con il 51% in capo all’Italia e con un partner che la faccia volare”. Parole che riportano in campo il desiderio di italianità del marchio e di controllo statale della ex compagnia di bandiera.

CONFINDUSTRIA – Ipotesi sulla quale ha storto la bocca il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ritenendo che «dovremmo evitare, al di là dei dogmi, di pubblicizzare le perdite e privatizzare i profitti”.

REAZIONI EUROPEE – Nessuna chiusura all’ipotesi di nazionalizzazione dell’Alitalia da parte della Commissione Europea, purché “agisca nel mercato come soggetto privato” ha affermato il commissario europeo per la Concorrenza, Margrethe Vestager, specificando che “sul futuro di Alitalia non abbiamo soluzioni preferite”.