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Assange non perdona i 7 anni di detenzione

«Mentre i miei figli crescevano, io venivo diffamato»

di Giulio Calenne

ROMA – Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, è sotto la protezione dell’ambasciata londinese dell’Ecuador da ormai cinque anni. La sua attività hanno fatto tremare le più alte cariche americane ed è grazie al suo sito che oggi si possono conoscere gli aspetti più segreti delle amministrazioni mondiali.

LE PAROLE – Con un messaggio scritto su Twitter, Assange ha deciso di dare sfogo alla sua frustrazione. «Sono stato detenuto» ha scritto «per sette anni senza un'accusa mentre i mie figli crescevano e il mio nome veniva diffamato. Non perdono né dimentico». L’accusa a cui si riferisce in particolare non è quella degli scandali che ha rivelato grazie a Wikileaks, ma la procedura che la Svezia ha deciso di commutargli con un’accusa di stupro.

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