sabato 1 settembre 2018 - 11:37

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Cara Europa?

Quali sono i dati sul contributo finanziario dell’Italia all’Europa

di Claudio Carassiti

ROMA – 20, 12, 3. Un terno di numeri sbandierato da politici e commentatori in questa calda estate 2018 come dato a supporto delle proprie tesi. Numeri che parlano dei miliardi di euro che l’Italia versa (o meglio, verserebbe) come contributo finanziario all’Europa.

SOLDI E RICATTI – L’antefatto è l’ennesimo sbarco di migranti sulle nostre coste e il tentativo da parte del Governo di coinvolgere l’Europa nella loro gestione. Per forzare la mano, come già avvenuto in passato, si è paventata l’idea di non versare il contributo annuale, che come Paese Membro siamo tenuti a corrispondere, se non ci fosse stata apertura da parte degli altri Paesi sulla questione dell’accoglienza.

IL BALLO DEI MILIARDI – Di quanto stiamo parlando? Il Ministro Luigi Di Maio, non ottenendo ascolto sul tema immigrazione, ha dichiarato che l’Italia “non verserà più i suoi 20 miliardi di contributi annui all’Unione se la commissione non ci viene incontro”. La risposta della commissione, per bocca del Commissario al Bilancio UE Günther Oettinger, è stata sprezzante. “È ora di correggere le cifre sbagliate – dichiara il Commissario ai giornalisti - L’Italia non versa affatto 20 miliardi di euro l’anno all’Ue, ma tra i 14 e i 16 circa. Se si sottraggono a questi i contributi che arrivano al Paese per i programmi di coesione, la ricerca o le infrastrutture, resta un contributo netto di 3 miliardi l’anno».

LE CIFRE DICHIARATE – Dipanare questa matassa è abbastanza semplice. Basta andare sul sito del Parlamento europeo dove le cifre del bilancio sono pubblicate, anche in forma grafica semplificata, e dalle quali si evince (dati 2016) che la Commissione certifica un contributo italiano di 13,94 miliardi di euro. Dalle casse europee, poi, l’Italia ha ricevuto 11,59 miliardi di fondi per agricoltura, politiche regionali, ricerca e sviluppo, ecc. Quindi il contributo “a fondo perduto” per il funzionamento dell’UE versato dall’Italia ammonta a 2,35 miliardi di euro.