ROMA - Nelle stesse ore in cui New Horizons sorvolava Plutone, il Cern ha comunicato un altro grande successo della scienza: la scoperta del pentaquark, una particella inseguita dai fisici per oltre 50 anni. Lo studio è stato descritto su arXiv.org e l’articolo è stato presentato alla rivista Physical Review Letters. Il risultato è stato ottenuto al Cern di Ginevra grazie all’acceleratore Large Hadron Collider (Lhc), dall’esperimento Lhcb, nel quale l’Italia partecipa con l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Di norma la materia è formata da gruppi di due oppure di tre quark. La presenza di gruppi composti da 4-5 quark era stata predetta negli anni Sessanta, ma mai riscontrata negli esperimenti. Il tetraquark era stato confermato nel 2013, il pentaquark mai. La scoperta attuale permette di conoscere meglio la struttura della materia, in particolare la «forza forte» che tiene unite le particelle nel nucleo degli atomi. «Con il pentaquark speriamo di convincere il mondo della scienza dell’esistenza di una nuova serie di particelle subnucleari, che ci daranno informazioni cruciali sulle misteriose interazioni forti», ha osservato Luciano Maiani, pioniere dello studio dei quark.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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