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Riconoscimento Lingua Segni: Consiglio Regione Lazio avvia iter proposta di legge

La commissione V, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), ha avviato i lavori sulla proposta di Legge Regionale

di Andrea Frumenti
Il Consiglio Regionale del Lazio e precisamente la commissione V, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), ha avviato i lavori su impulso dello stesso Presidente e del consigliere Rodolfo Lena (Pd). Nell'illustrare il testo il presidente Patanè ha ricordato che la sordità interessa in Italia oltre 70 mila persone e che uno o due bambini su mille ogni anno nascono sordi. "Alla luce di questi numeri - ha detto - è necessario fare il possibile, a tutti i livelli, per favorire la piena integrazione della popolazione con deficit uditivo e il superamento delle barriere che ancora sussistono. Riconoscere la lingua dei segni significa abbattere le barriere della comunicazione e dare opportunità a tutti di scegliere il modo di comunicazione preferenziale e più adeguato anche in relazione al contesto. Con questa proposta reclamiamo con forza un riconoscimento della LIS come Lingua dei Segni Italiana e sosteniamo tutte quelle iniziative che contribuiscono a realizzare appieno il diritto fondamentale di ogni essere umano ad esprimere se stesso nella propria lingua e a identificarsi positivamente con essa godendo del rispetto degli individui". Sono intervenuti nella discussione generale i consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianluca Perilli e Silvana Denicolò. Perilli ha sottolineato la necessità di svolgere audizioni sull'argomento, anche in ambito medico; mentre Denicolò ha mostrato apprezzamento per l'inclusione, tra gli interventi che la legge intende sostenere, anche del ricorso a programmi di riconoscimento vocale e respeaking. Per l'Ente Nazionale Sordi - Onlus è intervenuto il Segretario Nazionale Dott. Costanzo Del Vecchio, Anna Lo Bello ENS Lazio e Giulia Porcari Li Destri responsabile della Formazione Ens Lazio. Il Segretario Nazionale ha sottilineato: "Colgo con molto piacere che la Regione Lazio voglia avviare una Legge Regionale per riconoscere la Lingua dei Segni ed ho potuto constatare che esiste una forte spinta in tal senso da diversi gruppi politici di maggioranza ed opposizione, infatti la nostra è una battaglia per l'integrazione ed ogni politico come ogni cittadino è giusto che la senta sua. Oggi ho chiesto che venga inserito nel progetto di legge il diritto di scelta di comunicazione della persona sorda ed un'attenzione per i sordo ciechi." Dopo la relazione e la discussione generale, i lavori sulla proposta di legge sono stati aggiornati a lunedì 17 febbraio.
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