ROMA – In ogni innocuo pesciolino rosso si nasconde un piccolo piranha: ad evidenziare l'insolita parentela è lo studio del Dna, che ha permesso di riscrivere l'intero albero evolutivo dei cosiddetti 'pesci ostariofisi', un gruppo di oltre 10.300 specie che include anche il pesce zebra, l'anguilla elettrica e il pesce gatto gigante del Mekong. Il risultato è pubblicato sulla rivista Systematic Biology dai ricercatori della Louisiana State University.
RICERCHE – E' il primo tentativo di ricostruire l'albero della vita degli ostariofisi partendo dallo studio del loro genoma invece che delle caratteristiche anatomiche (come la struttura dello scheletro o del sistema nervoso). Lo studio si è concentrato su particolari regioni del Dna (chiamate 'elementi ultraconservati') che "sono state scoperte subito dopo il Progetto Genoma Umano", spiegano i ricercatori.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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