SIENA - La mostra personale di Alessio Deli, ospitata negli ampi spazi della Galleria Gagliardi, si compone di nove sculture e di un’installazione. Trattasi di opere realizzate in resina e il recupero di vari materiali di scarto, quali ferro, lamiera, piombo, legno, poliuretano, resine e polvere di marmo.
L’ARTISTA - L’artista, che negli anni ha senz’altro fatta propria la lezione dell’Arte Povera, prosegue sicuro verso una sintesi fra scultura e pittura tanto che, oggi, le opere dello scultore non esisterebbero senza l’intelligenza e la maestria del Deli pittore. Oltre la violenza del martello, l’aggressività del fuoco, le intensità delle ruggini, al di là dell’uso intensivo di acidi ed ossidi, è proprio grazie alla mediazione dei passaggi pittorici e degli accostamenti cromatici, che l’artista riesce ad infondere alle proprie sculture una vita altra per senso e bellezza: da una parte il senso alto del recupero dei materiali partendo da inediti codici di accostamento e nuovi linguaggi espressivi, dall’altra il perseguimento di una bellezza oltre l’esteriorità del sensuale e del banale estetismo.
LA DEA IN OGNI DONNA - Lo scultore sembra ispirarsi a quella immutabile Dea che alberga in ogni donna. È la dea che conosce gli immutabili segreti della vita e della morte, che cela nelle palpebre abbassate i misteri dell’Amore. E’ la stessa dea che ha attraversato tutti i tempi e tutti luoghi e che non ha mai abbandonato la memoria di sé e dell’Altro e, di tutto ciò, ne fa dono. In questo senso le sculture di Deli sono sostanzialmente ritratti orientati verso un’idea di bellezza che sappia essere vera , buona e giusta… e quindi, desiderabile.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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