venerdì 26 maggio 2017 - 08:31

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La dieta antiepilettica che funziona anche per l’emicrania

In tutte le patologie neurologiche qualsiasi approccio basato sul cibo può avere un ruolo di cura importante

di Matteo Bertoncini

ROMA - A coniare il termine di nutraceutico è stato Stephen DeFelice, direttore e fondatore della Foundation for the Innovation in Medicine che nel 1979 lo derivò dalle parole «nutrizione» e «farmaceutica» a intendere un cibo o una sua componente dotata di effetto farmacologico o quantomeno salutare, sia come trattamento acuto, sia come profilassi.

QUELLO CHE MANGIAMO - Quello che mangiamo influenza la struttura e il funzionamento del nostro cervello e dato che questo ha un’elevata attività metabolica, ciò che assumiamo nell’arco della giornata influenza entrambe, modulandone le funzioni, momento per momento. Eppure nè l’American Academy of Neurology, nè la National Headache Foundation hanno mai definito ufficialmente una terapia contro l’emicrania basata sulla dieta, anche se la Foundation parla della probabile efficacia di riboflavina e magnesio.

EFFICACE NELLA PROFILASSI - A Stresa forse è arrivato il momento di cambiare rotta: come riporterà il Professor Piero Barbanti di Roma una particolare dieta impiegata nell’epilessia infantile, la cosiddetta  dieta ketogenica, si è dimostrata un ottimo strumento di profilassi anche nell’emicrania in soggetti normopeso. Si tratta di una dieta povera di zuccheri (meno di 50mg/die), ma così sbilanciata a favore di proteine e grassi da rischiare di essere dannosa se non condotta sotto la supervisione del medico.

LA DIETA KETOGENICA - Nel 2013 l’italiano Cherubino Di Lorenzo di Roma ha riportato in uno studio miglioramenti a breve termine su dolore e consumo dei farmaci e in un altro,  condotto su due gemelle 47enni in sovrappeso, il duplice risultato di un miglioramento del dolore e della linea. Le indicazioni della dieta ketogenica sono in crescendo e secondo uno studio svedese i suoi effetti neuroprotettivi la renderebbero efficace anche nei disturbi del sonno, della memoria e perfino nella demenza. Ma attenzione a usarla sempre sotto controllo medico perché non è facilmente gestibile.