mercoledì 2 marzo 2011 - 08:10

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Migrano i lavoratori, migrano i crimini

迁移农民工, 迁移罪行

di Flavia Cruciani

Secondo uno studio dell’Accademia Cinese di Scienze Sociali (CASS), nel 2010 un terzo dei crimini avvenuti in Cina è stato commesso dai giovani lavoratori migranti. Si tratta di quella fascia sociale che comprende tutti i pendolari, che dalle campagne si spostano nelle città per lavorare. Il dato riflette sicuramente il crescente disagio tra le classi meno abbienti, nonché il divario ancora esistente tra le aree cittadine e quelle rurali. Lo studio condotto, infatti, ha rivelato che questi crimini, in particolare reati sessuali e atti di violenza compiuti in gruppo, sono dovuti al senso di esclusione e il trattamento ingiusto che questi soggetti, in quanto migranti delle campagne, subiscono politicamente, socialmente ed economicamente. Nonostante siano proprio i lavoratori migranti il motore dello sviluppo economico degli ultimi anni, nella madrepatria essi non godono di garanzie di sicurezza, pagano più tasse rispetto ai loro colleghi di città, e la discriminazione nei loro confronti provoca un forte risentimento in questa classe sociale.

据中国社会科学院进行研究的结果, 2010年在中国罪行的大部分就是农民工犯的. 农民工是
从农村去城市工作的阶层. 这个数据肯定反映了农村地区和城市地区的发展差别. 进行的研究
就表现这种罪行显然是由农民工觉得排斥的造成的. 实际上就是这样, 哪怕他们的工作是对中
国经济发展的重要贡献, 他们也被政府和城市人歧视了.