venerdì 25 marzo 2022 - 12:57

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Siccità "epocale", dai consorzi di Parma e Piacenza l'appello agli agricoltori: risparmiate acqua

Appello enti a filiera pomodoro: chieste deroghe a prelievi irrigui

PARMA - "Risparmiare al massimo la riserva di acqua disponibile" e seguire le regole previste per l'irrigazione in questo periodo, soprattutto per quanto riguarda il pomodoro. E' la raccomandazione agli agricoltori lanciata oggi dai Consorzi di bonifica di Parma e Piacenza, visto il quadro di siccità "epocale" registrato in questi giorni, mai vista da 50 anni a questa parte.

L'ORO ROSSO - In Pianura padana viene infatti prodotto il 50% del totale nazionale del cosiddetto "oro rosso" e il piacentino e il parmense mantengono il primato produttivo del pomodoro con, rispettivamente, 10.000 e 5.000 ettari coltivati. A Piacenza la filiera impiega circa 4.000 persone e genera un volume di affari di 400 milioni sui mercati. A Parma il valore è intorno ai 250 milioni, con 2.000 addetti.

L'IMPEGNO DEL CONSORZIO - Per questo "come Consorzio di Bonifica di Piacenza- dice il presidente Luigi Bisi- stiamo cercando sia a livello amministrativo sia tecnico e operativo di mettere in campo tutte le risorse possibili per garantire le dotazioni irrigue necessarie a soddisfare il fabbisogno dei consorziati". Va "però detto che la disponibilità idrica attuale non ci permette, salvo piogge primaverili che tutti ci auspichiamo, di riuscire portare a termine la stagione irrigua", avvisa Bisi. Le piogge ha segnalato infatti l'Autorità di bacino del Po, sono assenti da 107 giorni e non è chiaro se l'entità delle eventuali precipitazioni riuscirà a rispondere al fabbisogno idrico. "Anche il Consorzio di Parma sta attrezzandosi per tempo per poter far fronte alle necessità dei nostri associati in modo puntuale. Certo che questi segnali idro meteo climatici sono sempre più frequenti, molto concreti e preoccupanti", evidenzia la presidente della Bonifica Parmense Francesca Mantelli. Per cui "bisogna agire celermente con opere, azioni e soluzioni praticabili che mettano al riparo il valore e lo sviluppo creato nel tempo con fatica prima che sia troppo tardi".

LA SOLUZIONE - Come soluzione nell'immediato i Consorzi auspicano che le imprese possano intanto ricorrere alle deroghe sui prelievi irrigui, raccomandate dalla stessa Autorità di bacino del Po.

FONTE e FOTO: Agenzia Dire