ROMA - Grazie a un nuovo gel fatto con amido modificato presto si potranno “stampare” gli alimenti con le stampanti 3D. Questo è quanto stanno sviluppando alcuni scienziati secondo quanto scritto in un nuovo comunicato della FAPESP, fondazione brasiliana, su quanto ripreso da uno studio scientifico pubblicato su Food Research International. In realtà i cibi stampati in 3D sono già una realtà da qualche anno, adesso la novità è il nuovo “inchiostro” inventato dai ricercatori dell’Università di San Paolo, a base di amido, che darebbe la possibilità di creare alimenti con forme, consistenze e forse colori personalizzati.
L'INCHIOSTRO - Per creare il composto usato per le stampanti 3D i ricercatori hanno modificato l’amido di manioca a livello strutturale con l’ozono. Variando poi la concentrazione dell’ozono stesso, così come la temperatura e il tempo del process, i ricercatori sono stati in grado di ottenere un gel con diverse proprietà di consistenza, così da poter produrre risultati differenti a seconda di quando poi il cibo viene stampato. Si tratta, secondo quanto detto dai ricercatori stessi, di processi semplici, economici e facili anche da implementare su scala industriale.
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