Energia, caro-bollette, la Giunta Bonaccini: tocca al governo Fdi
BOLOGNA – “Avete vinto le elezioni: sono fiducioso che l’Emilia-Romagna troverà un interlocutore molto forte. Aspettiamo una proposta dal nuovo Governo”. La Regione risponde così a Fratelli d’Italia che reclama soluzioni per il caro-bollette alla giunta di Stefano Bonaccini. E’ il sottosegretario alla presidenza della Regione Davide Baruffi a gettare la palla nel campo avversario durante la seduta di question time di questa mattina. “Per far pagare meno le bollette- aggiunge il sottosegretario- la prima cosa è bloccare il prezzo di questa energia che è fuori controllo”. L’Emilia-Romagna, assicura comunque Baruffi, “farà fino in fondo la sua parte”, a partire dal rigassificatore di Ravenna, ma anche andando avanti sulla transizione energetica. Di sicuro sarà “dirimente lavorare sugli extraprofitti delle imprese”, uno degli argomenti sollevati dal consigliere Fdi Giancarlo Tagliaferri, autore dell’interrogazione.
IL COMMENTO – “Servono scelte decise, il Governo farà ciò che deve ma serve che anche la Regione si dia una mossa”, è la sollecitazione di Tagliaferri. “Apprezzo si apra un discorso di collaborazione. Il nuovo Governo non potrà risolvere tutto ma si deve chiudere la stagione delle divisioni”. Baruffi, interpellato anche dalla forzista Valentina Castaldini, ha anche riepilogato le soluzioni individuate per il caro-energia dal tavolo di crisi permanente sull’impatto dei costi dell’energia riunito per la prima volta il 15 settembre scorso. Per quanto riguarda l’anticipazione dei fondi Fesr, ci sono 15 milioni destinati a piccole e medie imprese e comunità energetiche, a cui si aggiungono 30 milioni per riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Tra le “azioni proritarie” individuati dal tavolo con le imprese, c’è l’accelerazione sul nuovo piano energetico, in modo che “entro la fine di ottobre il piano sia perfezionato”. Una delle questioni più pressanti poste delle imprese c’è poi quella di “definire e stabilizzare un quadro normativo coerente regionale e nazionale”.
LO SMARRIMENTO – Castaldini coglie con favore l’idea di un gruppo di lavoro tra i vari assessorati sull’argomento. Ma non basta. “E’ evidente- spiega- lo smarrimento dei sindaci nell’immaginare l’investimento migliore da attuare sul loro territorio”.
FONTE e FOTO: Agenzia Dire