ARCS, a Terrazza Caffarelli “La Roma che vogliamo”
ROMA – Dopo mesi di incontri, confronti e progetti, a Terrazza Caffarelli le migliori eccellenze del nostro Paese, hanno presentato “La Roma che vogliamo”, un progetto di riqualificazione dedicato alla ristorazione, organizzato dall’ARCS.
I TEMI – Economia, sostenibilità energetica e il ruolo internazionale della Capitale, sono queste le tematiche affrontate da ristoratori, politici e addetti ai lavori che sono intervenuti, per parlare di sostenibilità e ruolo economico delle attività di ristorazione. Spazio anche a turismo, dehors, indici di sostenibilità e, focus sulla nuova emergenza riguardante i rincari di luce e gas.
LA VOCE DEI RISTORATORI – Angelo Giraldi e Enrico Pierri – rispettivamente dei ristoranti Angelino ai Fori e Il Sanlorenzo, aderenti all’ARCS – hanno posto in evidenza come «Roma debba dotarsi di spazi all’aperto all’altezza del suo nome. Le altre città si sono attrezzate, come ad esempio Firenze, Verona, Rimini e tante altre, diversificando anche le offerte. I dehors sono importanti in tutte le grandi città europee, come modello affermato a Parigi, e dobbiamo farlo anche a Roma. Noi, come ARCS, proponiamo un modello innovativo, sulla falsa linea di quelli già presenti in Europa, con un occhio anche al fatturato. C’è volontà e si può fare, siano un tessuto produttivo importante e vogliamo fare la nostra parte per il bene di Roma e preservarne il grande patrimonio».
IL QUESTIONARIO – I ristoratori hanno anche parlato del questionario per aderire all’Index di NeXt Economia, un modo per autovalutarsi e puntare all’eccellenza: «Ci mette davanti alle nostre responsabilità e ci fa capire meglio come agire e prendere coscienza del nostro lavoro in maniera effettiva. Così l’imprenditoria cresce. Anche il comparto energetico, ovviamente, è importante. Avere fonti pulite e rinnovabili all’interno dei dehors, ad esempio, ci consentirebbe di alimentarli mantenendo la bellezza e il decoro dei palazzi romani».
IL MODELLO DI ROMA – Valeria Baglio (Capogruppo PD all’Assemblea Capitolina) ha dichiarato: «Roma non è un modello unico. Quindi bisogna presentare modelli diversi per i vari quadranti della città. Questa proposta da ARCS, anche per noi amministratori, deve essere un’occasione da cogliere. In una città come Roma il turismo, e a cascata la ristorazione, sono temi da preservare, visto che sono, banalmente, anche un tornaconto per il Comune per avere più fondi da offrire ai cittadini attraverso servivi. Questa proposta è un’opportunità anche per migliorare il decoro della città, troppo spesso criticato. L’obiettivo del decoro, del controllo come previsto dall’Index di NeXt, l’efficienza energetica e la qualità saranno sicuramente punti centrali del nostro lavoro. Ma non solo nell’ambito della ristorazione. Questo deve essere solo il punto di partenza. È un lavoro da ampliare e il Comune è pronto a colloquiare e a collaborare per il bene della città. Un progetto ulteriormente positivo, perché vedrà la collaborazione con gli studenti della nostra città per le proposte che poi verranno utilizzate come proposte per i nuovi dehors».
L’IMPEGNO DI NEXT – Luca Raffaele (Direttore Generale NeXt Economia), oltre a spiegare il percorso di Next al fianco dei ristoratori dell’ARCS, ha precisato: «Quello dei dehors deve essere un pretesto per la rigenerazione urbana. Bisogna capire come agire. Se ho un bel dehors, ma un ristorante non attento al sociale e all’energia, creo semplicemente un danno, invece che una cosa positiva. Per questo abbiamo proposto ai ristoratori un index di qualità per generare una ristorazione sostenibile. Il NeXt Index ESG è un sistema di indicatori per valutare in maniera effettiva la sostenibilità, grazie al quale le aziende che aderiscono vengono valutate e accompagnate in percorsi di sviluppo sostenibile. Con ARCS abbiamo lavorato per adattare l’index alla realtà dei piccoli ristoratori, per rendere il progetto replicabile anche in altri territori. Il modello di impresa sostenibile che ne deriva può essere un elemento di imitazione per nuovi e aspiranti ristoratori che vogliono creare un impatto positivo per la loro comunità».
L’ENERGIA – Raffaele Chiulli (Presidente SAFE), parlando della parte energetica, ha dichiarato: «L’efficientamento energetico è un tema dal quale non si può più prescindere. Con ARCS vogliamo vedere come si può migliorare il lavoro e dipendere meno dal consumo di energia, soprattutto in questo momento delicato. E’ quanto mai urgente mettere a fattor comune le best practices a livello nazionale e internazionale, per creare un percorso e un modello per Roma».
L’ALBERGHIERO – Luciano Spartaco Di Carlo (docente dell’IPSEOA Tor Carbone di Roma) ha presentato, invece, il progetto creato in collaborazione con ARCS, ANP (Associazione Nazionale Presidi), SAFE Energia, NeXt Economia e Musa Formazione. «Sposiamo volentieri iniziative come queste, perché aiutano a crescere la scuola alberghiera e i nostri ragazzi. Ci rendiamo disponibili per la parte più operativa del futuro della ristorazione». L’istituto della Dirigente Cristina Tonelli, infatti, collaborerà con Musa Formazione, azienda leader nel settore della formazione professionale, per sviluppare un render di dehors, seguendo le indicazioni degli studenti che prenderanno parte al progetto con un occhio, visto il momento delicato, all’efficienza energetica.
IL VALORE EDUCATIVO – Cristina Costarelli (Presidente ANP Lazio) ha infine dichiarato: «Crediamo molto nel valore educativo di questa esperienza, che sarà un’occasione per gli studenti di aderire ad un progetto stimolante e costruttivo». Dalle scuole, da ARCS e da Musa Formazione nascerà un modello di alta qualità in aperto confronto con NeXt Economia e SAFE. Solo così Roma, finalmente, sarà al pari delle migliori capitali europee.