Livorno, al Teatro Goldoni c’è “Buon compleanno Mascagni”
LIVORNO – Il 7 dicembre 1863 nella centralissima piazza delle Erbe (oggi piazza Cavallotti) a Livorno nasceva Pietro Mascagni: la Fondazione Goldoni con la collaborazione della Mascagni Academy, ricorderà questo anniversario con la serata “Buon compleanno Mascagni” in programma al Teatro Goldoni mercoledì 7 dicembre, con inizio alle ore 20, nuovo appuntamento della stagione lirica.
“Celebriamo il compositore livornese con un concerto che vuole essere un omaggio all’uomo ed artista attraverso le sue opere – afferma il Direttore del Goldoni Mario Menicagli – alcune celebri altre dal più raro ascolto, che hanno segnato ed influenzato un periodo importante per la musica lirica ed il suo sviluppo in Italia e nel mondo. L’anniversario, per come l’abbiamo strutturato, vuole essere momento non solo di ricordo, ma di proposta, con un programma che evidenzi la ricchezza e forza innovativa del suo linguaggio musicale. Prosegue così il nostro impegno per la conoscenza e valorizzazione di Pietro Mascagni e del suo Teatro, che ricordo per inciso vedrà impegnato il Teatro di Tradizione livornese anche con la produzione di un nuovo allestimento della sua opera Le maschere nel periodo del prossimo Carnevale oltre all’attività dell’Accademia di alto perfezionamento sul suo repertorio da cui provengono i solisti del concerto della serata”. Protagonisti, sotto l’attenta guida di un direttore affermato in Italia ed all’estero come Valerio Galli, recentemente applaudito nel Faust di Gounod al Detroit Opera House ed atteso a Stoccarda e a San Diego nella Tosca pucciniana, saranno Noemi Umani soprano, Mae Hayashi mezzosoprano e Vladmir Reutov tenore; Orchestra e Laboratorio corale del Goldoni, M° del coro Maurizio Preziosi.
“Ascolteremo una pagina mascagnana bellissima e dimenticata – afferma il musicologo Fulvio Venturi – come il quarto atto di Parisina, nata dall’amore di Mascagni per i versi di Gabriele d’Annunzio sulla vicenda di Ugo d’Este e Parisina Malatesta che il poeta aveva già scritto da alcuni anni. A contatto con i versi alati di D’Annunzio, l’ispirazione di Mascagni volò altissima e Parisina ricevette i crismi del capolavoro, ma anche una lunghezza che dopo la première scaligera del 14 dicembre 1913 parve eccessiva alla miope critica musicale italiana dell’epoca e che portarono il compositore livornese a drastici tagli, tra cui l’intero atto che sarà proposto per l’occasione”. Il programma si compone poi di altri momenti di notevole interesse e d’insolita frequentazione, dall’epico interludio di Nerone al popolare intermezzo da L’amico Fritz, il lunare coro dei Marinai da Silvano, il raffinato coro delle Olandesine da Lodoletta e la celebre “Preghiera” da Cavalleria rusticana.
Originale l’apertura che sarà affidata al pianista Ilio Barontini, con “Il pianoforte canta Mascagni”, una sua elaborazione pianistica di alcune melodie vocali mascagnane: “Inoltrandoci nelle composizioni di Mascagni scopriamo uno stile che partecipa della temperie letteraria e artistica del tardo Ottocento, come il Simbolismo e l’Estetismo – scrive Caterina Barontini, figlia del pianista – Le versioni pianistiche di Ilio Barontini evidenziano la ricchezza musicale di brani originariamente scritti per voce e pianoforte, già interpretati da cantanti di rilievo internazionale”. Ascolteremo così La tua stella, Pena d’amore, Ballata, Ave Maria, Serenata, con la conclusiva Invocazione alla Madonna, l’omaggio di Mascagni alla città natale, composto durante un pellegrinaggio a Montenero nell’agosto 1932.