Roma, il Comune “passa la mano” sugli animali
ROMA – “Il 2022 si chiude a Roma con un bando di gara che testimonia il degrado a cui è arrivata negli ultimi anni la Città. Il 30 dicembre è stato pubblicato un bando per l’assegnazione della gestione dei canili comunali con una base d’asta triennale di circa 9 milioni di euro. Una somma elevata se si considera che, peraltro, non sottrarrà gli animali ad una reclusione senza colpa che rischia di tramutarsi per loro in una vera e propria prigione a vita”. A renderlo noto è Cristina Valeri, Coordinatrice per Fratelli d’Italia del Dipartimento Benessere e animali del Lazio.
“Ma come si arriva a spendere cifre così elevate per i cani e gatti di Roma? I mancati controlli da parte del Comune di Roma sui vari fenomeni di randagismo di questi ultimi anni, uniti ad una scarsa politica di intervento sul tema, hanno generano un continuo proliferare di abbandoni, allevamenti non autorizzati, e di fenomeni di uso di cani per scopi non leciti, come ad esempio i combattimenti illegali. Il Comune di Roma avrebbe dovuto in questi anni tentare di arginare il fenomeno con progetti virtuosi, al pari di altri Comuni del Nord Italia e invece… Ci ritroviamo in una situazione di disagio multiplo che ha come unica conseguenza quella di relegare cani e gatti randagi in una vera e propria prigione; a ciò si aggiunge l’operato del Dipartimento Ambiente che ad oggi non ha mai favorito costruttivamente attività propositive in termini di adozioni. Il canile da luogo di passaggio diventa così per molti animali l’ultima tappa del randagismo, un vero e proprio stile di vita”.
“Vogliamo che il Comune di Roma affronti con serietà il problema del randagismo – hanno aggiunto Stefano Erbaggi, Consigliere comunale di Fratelli d’Italia, e Alessandra Consorti, Dipartimento Benessere e animali FdI di Roma – con un programma preciso ed efficiente che tenga conto delle necessità dei cittadini e delle sofferenze degli animali”.
“Il denaro pubblico – ha rincarato Federico Rocca, Consigliere comunale di Fratelli d’Italia – è una risorsa preziosa e andrebbe impiegato nella prevenzione piuttosto che nel tentativo vano di arginare un fenomeno che ha tutti i connotati di una vera e propria piaga sociale”.