Garante infanzia Regione Lazio, incontro con il cast di “Mare fuori”
ROMA – Una giornata di vera condivisione di ideali e valori tra chi, come la Dott.ssa Monica Sansoni (Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio), e chi come Francesco Panarella in arte “Cucciolo” e Giovanna Sannino “Carmela”, hanno voluto intraprendere tematiche comuni legate al disagio sociale delle giovani generazioni.
“Mare fuori”, serie TV targata da RAI Fiction, è diventata nel corso degli anni un successo che ha conquistato il mondo giovanile.
La serie, giunta alla quarta edizione, narra le vicende di diversi detenuti nel penitenziario minorile di Napoli. Il cast di “Mare fuori”, nel corso delle diverse stagioni, è stato in grado di snocciolare un vero e proprio alfabeto legato al disagio giovanile, con una leggerezza d’animo e con grande profondità di sentimenti e valori, che sono riusciti a coinvolgere un numero crescente di ascoltatori.
«Le vostre storie – ha dichiarato Monica Sansoni – sono riuscite ad entrare nelle case, raggiungendo ascolti sempre più importanti, proprio perché parlano un linguaggio diretto, che attraversa in modo trasversale tutte le problematiche legate ai nostri ragazzi. Il vostro esempio e la narrazione legata ai singoli personaggi della serie è uno spaccato reale della nostra società e vorrei, quanto prima, organizzare una giornata di vera interazione con voi, coinvolgendo gli studenti della nostra Regione per incrementare il potenziale emotivo che appartiene al mondo giovanile. Ho potuto constatare – ha detto la Garante – che Francesco Panarella e Giovanna Sannino sono dei veri protagonisti non solo nella fiction, ma anche nella realtà. Hanno saputo esprimere con dolcezza la loro empatia verso i minori che sono accordi numerosi per incontrarli: possono essere dei veri testimonial del mondo giovanile. Per questo vorrei rendere sempre più efficace e diretto il dialogo tra il nostro Ufficio e un cast, con tutti gli altri attori che auspichiamo di incontrare quanto prima, che ha ben rappresentato le nostre realtà».