ROMA - La Fondazione Carla Fendi, nata per dare contributo e sostegno alla cultura, oggi – dopo la scomparsa della fondatrice e per sua volontà – sotto la guida di Maria Teresa Venturini Fendi, ha iniziato un nuovo percorso dedicato alla scienza: scienza come ricerca, intuizione, ma anche come forma d’Arte.
LE INIZIATIVE - Tra le iniziative ideate e promosse dalla Fondazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto, domenica 1 luglio inaugura, nell’Armeria Lucrezia Borgia ex Museo Civico l’installazione IL MISTERO DELL’ORIGINE MITI TRASFIGURAZIONI, curata da Quirino Conti con la consulenza scientifica di Marco Galli, Sapienza Università di Roma, e di Laura Giuliano, Museo delle Civiltà di Roma, visitabile gratuitamente fino a domenica 15 luglio.
LA STORIA E L’UOMO - Lungo la Storia, attraverso secoli e geografie diverse, l’uomo ha sempre dimostrato un inesauribile bisogno di ricerca interiore, tra spiritualità e razionalità, misticismo e materialismo. L’installazione racconta questo impulso primario attraverso il racconto di quanto Oriente e Occidente, incontrandosi circa duemila anni fa, hanno saputo creare e costruire attorno all’aspirazione spiritualista e alla conoscenza. In una caverna atemporale, metafora suggestiva della conoscenza umana, trovano posto 23 opere: una serie di sculture e alcuni rilievi, di cui 14 antichi scisti orientali (II-IV sec. d.C.) provenienti dalla regione del Gandhāra insieme a 9 marmi classici occidentali (II sec. d.C.) di epoca greco-romana. Preziosi Buddha e Bodhisattva in meditazione, sui cui volti appare impressa la ricerca dell’Assoluto, assieme a creature mitiche o mitizzate di epoca greco-romana che raccontano quanto l’incontro di questi due mondi ha generato come patrimonio universale. Dentro questo racconto, attraverso le più diverse anime e spiritualità, in contesti culturali anche filosoficamente antitetici, un solo protagonista: il costante anelito dell’Essere verso il Vero e l’Assoluto.
IL COMMENTO - «Di quel multiforme cosmo interiore, variamente interpretato dalle filosofie delle singole civiltà, ci giunge un’eco nelle opere di artisti classici e indiani, che così ci rivelano mondi diversissimi e al tempo stesso affini, il cui incontro nelle terre dell’antico Gandhāra ha generato un moderno senza fine. – spiega Quirino Conti – In quel luogo tra Occidente e Oriente, ove il volto di Apollo si è impresso su quello di Gautama Buddha, il pensiero greco ha dialogato con la dimensione estatica che affiora dagli scisti buddisti: tra logos e nirvāṇa, tra pensiero dialettico ed esperienza meditativa».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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