ROMA - Oggi alla Camera si vota un decreto legge molto caro al Movimento 5 Stelle di cui sono i primi firmatari, ovvero la possibilità di dimezzare lo stipendio a tutti i parlamentari. Questo proposta è stata commentata anche dal presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Il Pd studierà il ddl sul dimezzamento degli stipendi, ma il problema è come si taglieranno questi costi. M5S la butta in corner quando è in difficoltà. La loro proposta nel merito rischia di non funzionare». Poi la controproposta: indennità in base alle presenze in aula. «Luigi Di Maio – è l’esempio del premier – ha il 37% delle presenze in aula. Oggi Di Maio e Di Battista, come quelli del Pd, prendono il doppio di quello che prendo io come presidente del Consiglio. Allora perché non diamo a Di Maio il 37% dello stipendio? Loro giocano a fare i più puri degli altri, invece sono non dico peggio ma come gli altri».
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