ROMA - Su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio, ha scritto: «Quando il Parlamento chiama, il politico risponde, perché il Parlamento è sovrano e lo dice la nostra Costituzione. Peraltro quando si ha la certezza di essere strumentalizzati, l’aula diventa anche un’occasione per dire la propria, difendersi e rispondere per le rime alle accuse, se considerate ingiuste»
IL COMMENTO - «Se ci sono sospetti su finanziamenti ai partiti, si fa una commissione di inchiesta per tutti i partiti - continua Di Maio -. Oggi c’è la legge SpazzaCorrotti, ma negli ultimi decenni non è stato così. Soprattutto è comico che sia il Pd a parlare di finanziamenti (dopo le coop rosse, dopo Mafia Capitale e dopo le indagini della magistratura che ancora coinvolgono i loro vertici). La commissione di inchiesta sui finanziamenti ai partiti serve, va fatta subito e deve riguardare tutti, anche il MoVimento. Nessuno escluso. I cittadini quando votano devono sapere se la forza politica a cui stanno dando il loro consenso fa i loro interessi o quelli di qualcun altro».
LA PROVENIENZA - Inoltre, aggiuge Di Maio, «riteniamo doveroso garantire la tracciabilità dei soldi che un partito incassa durante una campagna elettorale. Il MoVimento 5 Stelle, sempre con la SpazzaCorrotti, ha obbligato tutti a rendere pubbliche le donazioni che ricevono e su questo non ci si può tirare indietro».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
Leggi l'EditorialeQuesto sondaggio è chiuso.