ROMA - L’Himalaya come un museo dell’inquinamento. Mai si sarebbe pensato di comparare la catena montuosa con i picchi più alti al mondo al tema dell’inquinamento, ma è ora di ricredersi. Una nuova ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences ha trovato dei resti di sottoprodotti industriali della fine dell’800 depositati sulla vetta del mondo. Lo spiega Paolo Gabrielli, ricercatore dell’Università dell’Ohio e autore principale dello studio, secondo cui quei sedimenti sarebbero stati trasportati fino a su dai venti continui della regione. I resti, quindi, si sarebbero congelati successivamente alla formazione dei ghiacciai.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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