NUOVA DHELI - Possiamo sentirci solidali con il povero sventurato ma anche comprendere le aziende impaurite dal nome dell'aspirante dipendente. E' come ci possiamo comportare di fronte alla notizia incredibile che stiamo per dare. In India un brillante ingegnere (tra i primi posti nel suo corso universitario) non riesce proprio a trovare lavoro a causa del suo nome: Saddam Hussein.
IL POVERO SADDAM - Sei mesi dopo la laurea, Saddam era sconcertato: mentre mentre molti suoi compagni, anche laureatisi con voti molto più bassi, avevano trovato un lavoro, lui era ancora disoccupato. Il giovane ha quindi deciso di contattare gli uffici del personale di alcune aziende dove aveva sostenuto dei colloqui di lavoro, che peraltro sembravano essere andati bene. Molti hanno ammesso che il problema era il nome. «La gente ha paura di assumermi» ha raccontato Saddam ai giornalisti.
IL VERO PROBLEMA - Il problema, come rivela la BBC, non sarebbe la paura del nome di Saddam in sé, ma il fatto che per un’azienda avere un dipendente che si chiama come l’ex dittatore iracheno può comportare diverse difficoltà operative, soprattutto se l’incarico prevede la necessità di viaggiare, imbarcandosi su aerei o attraversando confini.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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