ROMA - Iniziati ieri gli Stati Generali dell’Economia a Villa Pamphilj, a Roma. Al termine della prima giornata è stato il momento del discorso del premier, Giuseppe Conte, che è intervenuto su alcune questioni cruciali per la ripartenza del Paese a seguito della crisi economica dettata dal coronavirus. «Sarà una settimana intensa e confido che ci sarà la possibilità di un confronto anche con forze di opposizione. Noi siamo sempre aperti». Così inizia il discorso del premier che aggiunge: «Se riuscirò a portare a casa il Recovery fund che prevede ingenti risorse, sarà una vittoria» ma, per fare ciò, «rivolgo ai partiti di opposizione un appello: c'è ancora da lavorare su questo progetto, diano una mano con paesi Visegrad nell'interesse nazionale».
L’ESEMPIO - «Ci è stato riconosciuto di essere stati da esempio - ha aggiunto Conte. L'Italia e' stata sulla frontiera». Sul Recovery Fund, ha sottolineato il premier, «non credo che il Consiglio Ue sarà risolutivo ma faremo in modo che sia importante».
DECRETI SICUREZZA - L’intervento del premier scioglie anche alcuni dubbi alzati dalla stampa sulla possibilità di un clima di scontro all’interno della maggioranza per quanto riguarda i decreti sicurezza promossi da Salvini quando era al governo. A riguardo Conte ha detto che «sulla modifica dei decreti sicurezza non c'è alcuna fibrillazione nella maggioranza. Di fibrillazioni ho letto sui giornali. Al consiglio dei ministri ci siamo rammentati reciprocamente che è nel programma di governo e siccome siamo usciti dalla fase più acuta dell'emergenza adesso ci stiamo lavorando. Ma è nei punti programmatici di governo, nessuna fibrillazione».
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