ROMA - Papa Francesco nel suo intervento presso la sede della FAO a Roma ha detto: «Riflettere su come la sicurezza alimentare può incidere sulla mobilità umana significa ripartire dall’impegno per cui la FAO è nata, per rinnovarlo. La realtà odierna domanda una maggiore responsabilità a tutti i livelli non solo per garantire la produzione necessaria o l’equa distribuzione dei frutti della terra, ma soprattutto per tutelare il diritto di ogni essere umano a nutrirsi a misura dei propri bisogni, partecipando altresì alle decisioni che lo riguardano e alla realizzazione delle proprie aspirazioni, senza doversi separare dai propri cari. Di fronte a un obiettivo di tale portata è in gioco la credibilità dell’intero sistema internazionale. E’ urgente dunque trovare nuove strade, per trasformare le possibilità di cui disponiamo in una garanzia che consenta ad ogni persona di guardare al futuro con fondata fiducia e non solo con qualche desiderio».
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO - «La relazione tra fame e migrazioni può essere affrontata solo se andiamo alla radice del problema. A questo proposito, gli studi condotti dalle Nazioni Unite, come pure da tante Organizzazioni della società civile concordano nel dire che sono due gli ostacoli principali da superare: i conflitti e i cambiamenti climatici», ha sottolineato il Santo Padre. «Certamente guerre e cambiamenti climatici determinano la fame, evitiamo dunque di presentarla come una malattia incurabile. Possiamo e dobbiamo cambiare rotta. Di fronte all’aumento della domanda di alimenti è indispensabile che i frutti della terra siano disponibili per tutti», ha osservato.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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