ROMA - Parte la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo. A seguito delle poche garanzie promesse dal governo, Asso Intrattenimento (sindacato di Confindustria - Federturismo che raccoglie molti operatori del pubblico spettacolo) fa partire la campagna #iononapro. Come si legge sul comunicato, «il pubblico spettacolo si caratterizza per profili unici e profondamente diversi rispetto a tutte le altre attività produttive». Qualsivoglia siano le prossime direttive volte alla riapertura delle attività commerciali, continua il comunicato, «il timore del contatto sia verbale che fisico, da parte delle persone» rende le condizioni di svolgimento delle attività del pubblico spettacolo non perseguibili.
LA SOLUZIONE - Per questo, Asso Intrattenimento chiede che venga proclamato «l'inevitabile» default per l'anno 2020 e si decida di mettere sul piano delle trattative alcune richieste del sindacato. Innanzitutto si chiede di intervenire sui canoni di affitto e di locazione che stanno premendo sulle aziende del settore che non stanno registrando alcun tipo di ingresso. Quindi l'esenzione da qualsiasi tipo di tassazione anche per l'anno venturo, il trattamento di cassa integrazione per i dipendenti del settore e lo stanziamento di finanziamenti a fondo perduto per ogni azienda coinvolta.
L'ULTIMATUM - Alle richieste dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo dello spettacolo e dell'intrattenimento si aggiunge un ultimatum, per preparare il governo a un possibile stato di agitazione di circa 3.000 aziende e 90.000 dipendenti se si dovesse decidere di non intervenire per aiutare chi opera nel settore.
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