ROMA - La differenza tra il cervello di un adolescente e quello di un adulto è tanto sottile quanto fondamentale e marcare una linea dove c'è un "prima" e un "dopo" è estremamente complicato se non impossibile, lo dice la scienza. A sostenerlo, in un articolo pubblicato sulla rivista "Neuron", è la psicologa Leah Somerville, che fa il punto sullo stato dell’arte di questo aspetto delle neuroscienze, delicato anche per i suoi risvolti legali. Sebbene ricerche passate abbiano mostrato l’esistenza di chiare differenze strutturali tra il cervello di un adolescente e quello di un adulto (per esempio, nel passaggio all’età adulta si osserva una diminuzione della materia grigia e un aumento della materia bianca), la maturazione non avviene in modo omogeneo: parti diverse del cervello evolvono infatti in tempi diversi. In un ampio studio, è stato dimostrato per esempio che alcune regioni del cervello possono completare la loro maturazione anche all’età di 30 anni.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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