ROMA – Ricostruita in laboratorio la 'fotocopiatrice molecolare' con cui si sarebbero riprodotte le prime forme di vita sulla Terra: si tratta di un sistema di replicazione genetica attualmente inesistente in natura, che 3,7 miliardi di anni fa potrebbe aver permesso la duplicazione dei filamenti di Rna ripiegati in 3D che formavano i primi enzimi dispersi nel brodo primordiale. A indicarlo è lo studio pubblicato su eLife dal Laboratorio di biologia molecolare del Medical Research Council (Mrc) in Gran Bretagna, dove lavora anche il biochimico italiano Edoardo Gianni.
LA SCOPERTA – Questo risultato, sebbene rappresenti solo un primo passo verso la soluzione del mistero sull'origine della vita, potrebbe aprire scenari inediti anche per la nostra salute, come spiega Nathan Richardson, direttore della Medicina molecolare e cellulare del Medical Research Council: «Capire i requisiti minimi necessari per la replicazione dell'Rna e come questi sistemi possono essere manipolati può offrire nuove stimolanti strategie per trattare le malattie umane».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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