BRUXELLES - La commissione per le libertà civili ha approvato oggi i piani per creare una nuova base di dati centralizzata, con i dati dei cittadini di paesi terzi per integrare il sistema europeo di informazioni sui casellari giudiziari (ECRIS), che i paesi dell'UE già utilizzano per scambiare informazioni sulle precedenti condanne dei cittadini dell'UE.
IL SISTEMA - Il sistema ECRIS per i paesi terzi (TCN): consentire alle autorità nazionali di stabilire rapidamente se uno Stato membro dell'UE detiene documenti penali su cittadini di paesi terzi, dati quali nomi, indirizzi, impronte digitali e immagini facciali (che, tuttavia, possono essere utilizzati solo per confermare l'identità di un cittadino di paesi terzi che è stato identificato sulla base di altri dati), e rispettare le norme UE sulla sicurezza dei dati e sulla protezione dei dati.
PER I DEPUTATI - I deputati hanno sottolineato che, oltre ai giudici e ai pubblici ministeri, anche Europol, Eurojust e la futura Procura europea dovrebbero avere accesso al sistema ECRIS-TCN. I deputati considerano questo sistema un importante strumento di lotta alla criminalità transfrontaliera per procuratori, giudici e forze di polizia europei, che attualmente si affidano spesso esclusivamente ai dati disponibili dai loro sistemi nazionali di casellario giudiziario.
COMMENTO - Il relatore Daniel Dalton (ECR, Regno Unito) ha dichiarato: «Lo scambio rapido e affidabile di informazioni è fondamentale nella lotta contro la criminalità a tutti i livelli. Questa misura chiuderà la scappatoia che consente ai cittadini di paesi terzi di nascondere i propri casellari giudiziari, proteggendo nel contempo i diritti e le informazioni delle persone».
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